Era già in auge nel 1400. Michele Savonarola, medico, dietologo e gastronomo padovano ne parla nel suo “Libreto de tute le cosse che se manzano”, là dove cita un aneddoto che ha per protagonista un ebreo di Candia convertito al cristianesimo, al quale fa dire, dopo il primo assaggio di un gustosissimo prosciutto:
Secondo lo storico Massimo Alberini, autorevole storico della cucina italiana e padovano, è ipotizzabile che si sia trattato di uno di quei prosciutti “di Montagnana” (ora Veneto Berico Euganeo, quindi), dove la tradizione plurisecolare della loro lunga stagionatura poggia su solide documentazioni.
Il suo sapore è elegante, vivo e pieno, la sua colorazione al taglio rosea. Tali caratteristiche derivano da un perfetto equilibrio tra scelta della materia prima, tempi di salatura, peso del prosciutto, durata e condizioni di stagionatura.
1) Marchiatura dell’allevamento di provenienza ed idoneità delle cosce;
2) Marchiatura del macello autorizzato;
3) Sigillo metallico con mese ed anno di salatura;
4) Marchio a fuoco del Consorzio con indicazione dello stabilimento di produzione;
5) Marchio del produttore.
Valore energetico: Kcal 136; KJ568
Proteine: g 12,9
Carboidrati: g 0,1
Grassi
Saturi: g 3,3
Monoinsaturi: g 4,3
Polinsaturi: g 1,4
Sodio: g 0,89
Fosforo: mg 92; 13,1 % RDA*
Potassio: mg 291; 14,5 % RDA*
Zinco mg: 1,19;11,9 % RDA*
Vitamina B1: mg 0,34; 30,9 % RDA*
Vitamina B2: mg 0,10; 7,1 % RDA*
Vitamina B6: mg; 0,52; 37,1 % RDA*
Vitamina PP: mg 2,57; 16,0 % RDA*
*RDA Razione giornaliera raccomandata Valori nutrizionali medi